Dopo le ricerche del 1800, la
zona di Sassello non ebbe più ricercatori che proseguissero l'opera del
Perrando e del Rossi.
In effetti la tipologia dei
ritrovamenti, diluiti su vaste superfici e privi delle possibilità di verifica
sul posto di eventuali presenze di siti di maggiore consistenza o
concentrazione e degni quindi di scavi ed indagini archeologiche, non ha reso
questi luoghi appetibili agli studiosi che si sono avvicendati nella regione.
La nuova fase di ricerca nacque
nel 1988 proprio su questa ormai centenaria mancanza di ritrovamenti.
Ripercorrendo i
"sentieri" dei due illustri ricercatori - descritti nelle monumentali
opere dell'Issel "Liguria Geologica e Preistorica" (1892 e 1908) - il
Gruppo Ricerche, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica
della Liguria, ha potuto in poco tempo rinvenire, nel corso delle esplorazioni
di superficie, una notevole quantità di reperti che hanno permesso l'apertura
nel 1990 della sezione preistorica.
Le prospezioni condotte dal G.R.
hanno permesso di individuare nuovi siti che esprimono tra l'altro una
tipologia culturale forse anche superiore a quella del secolo scorso, ciò
grazie alle nuove conoscenze acquisite e all'intervento dei numerosi esperti
che si stanno ora interessando a questo angolo della Liguria troppo spesso
dimenticato.